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TECNOLOGIE APPLICATE
Progressi della neurochirurgia
Il progresso della disciplina neurochirurgica
La neurochirurgia ha fatto numerosi progressi dalla sua introduzione, nell’era moderna, alla fine del 19º secolo, con l’introduzione di mezzi diagnostici come l’angiografia (Egas Moniz 1927), l’elettroencefalografia (Hans Berger 1928), la ventricolografia e la pneumoencefalografia agli inizi del 20º secolo, la TAC (Hounsfield 1973), la PET (Feindel anni ‘70), la RMN (fine degli anni 70), la MEG (magnetoencefalografia, fine anni 80 e 90), come pure le tecniche terapeutiche sempre più raffinate: l’introduzione della microchirurgia (Yasargil 1967), della laserchirurgia (inizio degli anni 70) ed infine della CAS (computer assisted surgery, Kelly 1982) e della neuronavigazione (inizio anni 90).
Nonostante l’enorme esperienza evoluta da alcune scuole neurochirurgia che si occupano di epilessia come quella di Montreal e Parigi abbia consentito attraverso la conoscenza anatomica fisiologico umana di eseguire asportazioni di tessuto cerebrale assai vicino ad aree eloquenti l’evoluzione tecnologica impone oggi di sfruttare al meglio le tecnologie per abbattere il rischio di deficit neurologici post chirurgici ed aumentare al tempo stesso l’aggressività chirurgica verso lesioni in cui la differenza percentuale di tumore asportato condiziona risultati affatto dissimili.
Enhanced Reality
Alla fine del mio corso di laurea trascinato dalla passione e la conoscenza del Maestro Eugenio Benericetti , abbiamo iniziato un percorso verso lo sviluppo dell’ENHANCED REALITY in neurochirurgia. In parole semplici consente di rendere la tecnica di navigazione estremamente friendly poiché il chirurgo vede direttamente senza necessità di spostare continuamente il capo del campo operatorio al monitor del navigatore oltre che offrire il vantaggio di visualizzare il brain shift passo passo verificando in modo semplice ed immediato ciò che la navigazione non potrebbe fare essendo quest’ultima, risultando quindi ingannevole.
Non a caso sono nati ibridi di navigatori ed ecotomografi per verificare il collasso cerebrale intraoperatoria e in qualche modo collimare le macchine. Un ulteriore vantaggio delle nazionali di quello di offrire la sommatoria di più informazioni visualizzare quindi la posizione di aree eloquenti studiate con tecniche pre o intraoperatoria differenti visualizzare il tessuto neoplastico le malformazioni vascolari o di altra natura aumentando quindi la sicurezza e l’efficacia in ogni procedura.