L’osteofitosi è una condizione patologica associata alla crescita di formazioni o escrescenze ossee (detti osteofiti) al livello delle articolazioni. La loro presenza è causa di sintomi spesso dolorosi e invalidanti, specialmente se causa conflitti osteo-radicolari (schiacciamento di nervi che decorrono negli spazi ossei malformati dall’artrosi). Molto spesso il trattamento terapeutico non si rivela risolutivo, rendendo necessario un intervento chirurgico. In questi casi, la chirurgia mininvasiva è garanzia di un pronto recupero e di un ritorno alla normale quotidianità. Lo dimostra l’intervento di rimozione di osteofita realizzato dall’equipe del nostro Centro Neurochirurgico su di un giovane pallavolista professionista che ha potuto così tornare a giocare ai massimi livelli.
Rimozione osteofita con tecnica mininvasiva su pallavolista
Storia clinica e percorso diagnostico del paziente
Gabriele Nelli, schiacciatore dell’Itas Trentino Volley, riscontrava rigidità e dolore nella zona lombare della schiena, associata a dolore al gluteo sinistro con irradiazione fino a metà coscia posteriore, sia durante l’attività che a riposo. In particolare, durante il gioco accusava una ridotta mobilità nei movimenti di torsione del busto, una ridotta capacità di salto e un rallentamento degli spostamenti laterali, soprattutto sul lato sinistro. A fronte di tale sintomatologia, Gabriele si era sottoposto a diverse terapie manuali che prevedevano macchinari fisioterapici, infiltrazioni cortisoniche, senza però riscontrare nessun miglioramento. Per questo ha scelto di rivolgersi al Dottor Sacchelli e al nostro centro di neurochirurgia.
La diagnosi e il trattamento chirurgico proposto
A fronte di una diagnosi di osteofitosi, il Dottor Sacchelli ha prospettato due possibili strade: la prima opzione era l’intervento chirurgico per la rimozione di osteofita presente, mentre la seconda consisteva nel provare a fare un’infiltrazione direttamente sul nervo, con la consapevolezza che non sarebbe stata soluzione definitiva e certa. Visti i numerosi precedenti tentativi di terapia falliti e il persistente dolore, Gabriele ha deciso di sottoporsi all’intervento chirurgico di rimozione dell’osteofita nel giugno del 2022 e immediatamente dopo ha riscontrato un netto miglioramento, sia nel movimento che nel dolore. Attesi 15/20 giorni per la rimozione dei punti, il pallavolista è tornato ad allenarsi in palestra con una ripresa graduale, pur sentendo già dei miglioramenti sia a livello di mobilità che di rapidità. Rientrato ad agosto poi per la preparazione, per Gabriele si è confermata la sensazione di benessere che gli ha consentito di riprendere normalmente tutto quello che faceva prima dell’infortunio. A seguito dell’intervento mininvasivo di rimozione dell’osteofita, il paziente ha riscontrato solo all’inizio della stagione una sensazione di rigidità sulla colonna/gluteo che però passava dopo un trattamento manuale di scarico. Nel proseguire della stagione e della stagione successiva non si sono mai più verificati questi sintomi. Ad oggi Gabriele si dichiara soddisfatto e felice di aver risolto grazie all’intervento, grato al Dott. Sacchelli e a tutto il suo staff per la professionalità e il costante supporto ricevuto.
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