Le lesioni del midollo possono essere classificate in base al sito in cui si sviluppano, distinguendosi in:
- Extradurali, quando la lesione schiaccia la meninge;
- Intradurali, quando la lesione si trova all’interno del sacco meningeo;
- Intramidollari, cioè nascere dalle strutture nervose e quindi all’interno del midollo spinale.
Tali lesioni sono solitamente di natura benigna, però possono crescere lentamente e diventare maligne per i disturbi invalidanti a cui possono dare origine. I pazienti solitamente associano queste lesioni ad operazioni chirurgiche particolarmente rischiose perché impongono di intervenire in aree molto delicate, tendendo a rinviare il momento dell’intervento. Tuttavia, con il passare del tempo, le lesioni possono crescere molto creando sofferenza alle strutture nervose che comprimono rendendo l’asportazione più difficile e più lunghi i tempi di recupero.
Grazie all’evoluzione della tecnologia e all’esperienza clinica, oggi è possibile affrontare in modo più sicuro le lesioni midollari, non solo perché la tecnica al microscopio permette di essere molto precisi nella rimozione, ma anche perché, grazie a strumenti molto sofisticati, durante l’intervento è possibile monitorare l’attività dei nervi e del midollo.
Lo dimostra il caso di una giovane paziente del nostro centro di neurochirurgia che si è sottoposta con successo ad un intervento di rimozione di tumore intramidollare.